Inconscio Collettivo
« [...] al mondo effimero della nostra coscienza essi comunicano una vita psichica sconosciuta, appartenente ad un lontano passato; comunicano lo spirito dei nostri ignoti antenati, il loro modo di pensare e di sentire, il loro modo di sperimentare la vita e il mondo, gli uomini e gli dei. L'esistenza di questi stati arcaici costituisce presumibilmente la fonte della credenza nella reincarnazione e nella credenza di "vite anteriori" »
(Carl Gustav Jung, 1939, p.278)
L'inconscio collettivo, secondo Jung, rappresenta un contenitore psichico universale, vale a dire quella parte dell'inconscio umano che è comune a quello di tutti gli altri esseri umani. In altri termini si potrebbe dire che l'inconscio collettivo è la struttura della psiche dell’intera umanità, sviluppatasi nel tempo ed è suddivisibile in inferiore, medio e superiore. L’inferiore è legato alle radici arcaiche, al passato dell’umanità; il medio è costituito dai valori socio-culturali in questo attuale momento; il superiore è invece relativo ai valori, alle potenzialità, alle mete future dell’umanità. [it.wikipedia.org]
Nel Tong Ren l'inconscio collettivo viene usato attraverso una pratica inventata da Tom Tam più di 10 anni fa, per curare pazienti che non sopportavano l'uso degli aghi o del Tuina. I praticanti battono con un martelletto magnetico su un bambolotto che riproduce uno schema tridimensionale di agopuntura. I terapeuti, grazie agli studi di Tom Tam, sanno quali aree e che punti colpire e cercano, collegandosi all'inconscio collettivo Junghiano, equivalente al vuoto taoista, di muovere l'energia indotta dal pensiero, che determina il trascinamento delle onde cerebrali del paziente verso uno stato corretto di guarigione.
Il pensiero è un mezzo di cura molto importante che, attraverso l'intenzione, genera un movimento di energia che va solo assecondato e non forzato.
Sia il malato che il terapeuta sono uniti attraverso l'inconscio collettivo.
Attualmente questa tecnica viene usata in tanti paesi del mondo e vengono effettuate sedute di gruppo che prendono il nome di "Guinea Pig Class".
(Carl Gustav Jung, 1939, p.278)
L'inconscio collettivo, secondo Jung, rappresenta un contenitore psichico universale, vale a dire quella parte dell'inconscio umano che è comune a quello di tutti gli altri esseri umani. In altri termini si potrebbe dire che l'inconscio collettivo è la struttura della psiche dell’intera umanità, sviluppatasi nel tempo ed è suddivisibile in inferiore, medio e superiore. L’inferiore è legato alle radici arcaiche, al passato dell’umanità; il medio è costituito dai valori socio-culturali in questo attuale momento; il superiore è invece relativo ai valori, alle potenzialità, alle mete future dell’umanità. [it.wikipedia.org]
Nel Tong Ren l'inconscio collettivo viene usato attraverso una pratica inventata da Tom Tam più di 10 anni fa, per curare pazienti che non sopportavano l'uso degli aghi o del Tuina. I praticanti battono con un martelletto magnetico su un bambolotto che riproduce uno schema tridimensionale di agopuntura. I terapeuti, grazie agli studi di Tom Tam, sanno quali aree e che punti colpire e cercano, collegandosi all'inconscio collettivo Junghiano, equivalente al vuoto taoista, di muovere l'energia indotta dal pensiero, che determina il trascinamento delle onde cerebrali del paziente verso uno stato corretto di guarigione.
Il pensiero è un mezzo di cura molto importante che, attraverso l'intenzione, genera un movimento di energia che va solo assecondato e non forzato.
Sia il malato che il terapeuta sono uniti attraverso l'inconscio collettivo.
Attualmente questa tecnica viene usata in tanti paesi del mondo e vengono effettuate sedute di gruppo che prendono il nome di "Guinea Pig Class".